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Rischi contratto transitorio: nullità contratto di locazione transitorio

Cari proprietari, vi mostro come ragionano molti di voi. Ecco perché gli errori si pagano e COSTANO MOLTO CARI!!! Vi mostro i rischi contratto transitorio e i casi di nullità.

Cari lettori, oggi non parleremo di quali possono essere le esigenze transitorie, di come viene determinato il canone di locazione, nemmeno di rinnovo e disdetta e nemmeno di contratti transitori e cedolare secca, niente di tutto ciò.

In questo blog si parla di cose serie, di equilibri tra conduttore e affittuario, di errori e di vita vera, non di teoria.

Alcuni giorni fa una proprietaria ci ha chiesto di essere aiutata per risolvere una vicissitudine con il suo inquilino. Elisa, la mia assistente, dopo aver capito le esigenze della Signora, ha deciso di fissare una chiamata conoscitiva che ci permetta di approfondire il problema e capire come risolverlo.

Ecco il messaggio:

Il giorno, dopo aver definito l’appuntamento con noi, ella ha deciso di annullarlo, perché secondo il punto di vista di un “amico del marito” non c’è nulla che ella possa fare.

Questa proprietaria, dopo aver stipulato il suo bel contratto di affitto transitorio in autonomia, e senza sapere quello che stava facendo, si è accorta, a distanza di molti mesi che “le magagne” stanno venendo fuori e l’inquilino inizia a comportarsi da patrone.

Per chi mi conosce da tempo, sa perfettamente che vi continuo a ripetere ogni giorno che gli inquilini, non appena avranno l’occasione, vi faranno vedere i sorcetti verdi.

Tra conduttore e locatore, in particolare all’inizio, i giorni antecedenti la stipula contrattuale e i giorni successivi, c’è Amore, rispetto, gioia, emozioni, sorrisi, rose e fori, poi passano i mesi ed ecco, che inizia a cambiare tutto.

Il conduttore inizia a sentirsi a “casa sua”, inizia ad avanzare richieste, inizia a lamentarsi di questo o di quell’altro che non va in casa etc etc.

Ma perché vi sto dicendo tutto questo?

Contratto di locazione ad uso transitorio: tutto ciò che serve sapere

Ora vi dimostro in modo chiaro, come i proprietari si infilano nelle “grane” . Leggete l’immagine postata di seguito.

Tuttavia, dall’immagine che ho deciso di postare in questo post, si evince come ragionano la stragrande maggioranza dei locatori.

Non è bastato aver commesso un grave errore fin dall’inizio (aver stipulato un contratto transitorio senza arte ne parte), essi continuano a sbagliare, chiedendo consulenza all’amico del marito, che non sa nulla di normativa e legge sulla locazione, concludendo (secondo il punto di vista dell’amico del marito) che non c’è nulla da fare e che sei fottuto.

Ma non è tutto!!

Da questo messaggio nell’immagine condivisa con voi, si capisce perfettamente, che la proprietaria, ha deciso di lasciare le cose come stanno e di non fare azioni di alcun tipo, per evitare ripercussioni da parte dell’inquilino (infatti nel messaggio la proprietaria ha già sentenziato che è sotto scacco).

In sostanza, da oggi è l’inquilino ad avere il potere sul proprietario.

Ecco cari signori come vengono a galla le vostre “caz***ate” che prima o poi vi costeranno care. Ed ecco come si incancrenisce un rapporto locatizio.

Quindi, assumetevi la responsabilità delle vostre azioni e smettetela di scagliate il dito verso l’inquilino.

Nel messaggio che ho condiviso con voi (si veda l’immagine) è PALESE come i proprietari sono i responsabili delle proprie azioni e, senza rendersene conto, sono essi stessi a infilarsi, azione dopo azione, nel tunnel dell’oblio, facendo una cazz***ata dietro l’altra.

Volete sapere come andrà a finire questa storia? Ve lo dico, io.

La proprietaria, continuerà a far finta di nulla nella speranza che l’inquilino se ne vada da solo, aspettando alla finestra l’agognato giorno dell’arrivo della disdetta del contratto e della consegna delle chiavi.

Nel frattempo passeranno i mesi, i rapporti continueranno a deteriorarsi inesorabilmente, l’inquilino, mese dopo mese, intuirà che la proprietaria è una “caga sotto” e quindi costui prenderà il totale controllo e inizierà a fare quel ca***o che gli pare a casa degli altri.

Poi, quando sarà troppo tardi e la proprietaria si sarà resa conto che è il momento di fare qualche cosa, anziché rivolgersi a Miki Martinazzi che risolverà in poche settimane in problema, come ben stava per fare (si legga il messaggio) ella si rivolgerà ad un legale “qualunquista”.

Ahimè i Legali (sicuramente molto bravi con le Leggi Italiane) hanno solo studiato per anni sopra ai libri e in testa hanno solo migliaia di ore di teoria, quando sappiamo benissimo che la teoria è ben diversa dalla vita vera e reale. Gli equilibri che governano proprietario e conduttore sono molto complessi.

Negli oltre 30 anni di esperienza che mi porto sulle spalle, mi sono accorto che la stragrande maggioranza degli avvocati non hanno mai visto in faccia un inquilino (se non per motivi di sfratto), essi non si sono mai recati in una associazione di categoria e quindi, quando si trovano ad affrontare un problema hanno un solo obbiettivo: seguono le vie ordinarie standardizzate, attenendosi al loro rigido codice deontologico e concludono che l’unica scelta da fare è finire negli gli affollati tribunali Italiani.

Se non lo sapete, ci sono vie più semplici, che portano risultati più vantaggiosi.

Arrivati a questo punto, la proprietaria, sarà in pugno all’inquilino e pur di convincerlo a lasciare l’immobile, su consiglio del legale, commetterà l’ennesima follia: offrirà dei soldi “cioè una buona uscita” all’inquilino per fare in modo che esso se ne vada al più presto,

Quindi, la presa per il cu**lo arriva a toccare quota per ben 3 volte.

  • la prima volta arriva dall’aver stipulato un contratto di locazione senza conoscere la Legge 9 dicembre 431/98, i vari Decreti Ministeriali 16/01/2017  e migliaia di Accordi territoriali sottoscritti nei Comuni Italiani e le associazioni di categoria come Asppi, Uniat, Sicet, Assocasa, Confedilizia etc etc ;
  • la seconda presa per i fondelli arriva dall’aspettare pazientemente, che l’inquilino se ne vada con calmina, in autonomia quando vuole lui;
  • la terza presa per il cu***lo, offrire dei soldi affinché l’inquilino se ne vada “con comodo”;

Mi fermo qui, altrimenti rischio di esser troppo tagliente. Poi non dite che non ve l’avevo detto!!!

Cari proprietari, vi invito a rivolgervi per tempo a esperti che sanno quello che stanno facendo e vi aiuteranno a risolvere in fretta il vostro grave problema.

Un caro saluto
Miki Martinazzi

Contratto transitorio: i dubbi di proprietari e inquilini, perché è nullo?

  • In assenza di una specifica clausola che individui “l’esigenza transitoria del locatore o del conduttore”, il contratto di locazione a uso transitorio non può ritenersi valido ed è considerato un ordinario contratto di locazione ad uso abitativo della durata di quattro anni più quattro.
Tribunale di Milano – Sentenza 14 settembre 2017, n. 9299

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