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Booking e Agenzia delle Entrate: affittare senza partita iva

Ci scrive Giovanni in merito agli adempimenti fiscali e amministrativi per le locazioni turistiche. Booking e Agenzia delle Entrate è sempre una bella gatta da pelare, quindi oggi più che mai per chi vuole lanciarsi e guadagnare con gli affitti deve prestare massima attenzione a come si muoverà.

La prima domanda che si fanno i proprietari o gli inquilini che vogliono crearsi un secondo reddito grazie agli affitti è : meglio affittare con Booking o Airbnb?

Questa è una domanda sbagliata. La prima cosa che bisogna chiedersi è: quanto voglio e posso guadagnare con il mio immobile? A chi voglio rivolgermi? Quali sono le potenzialità della città o paese in cui vivo?

Ecco la domanda del Sig. Giovanni

Salve ma se metto casa mia in casa booking devo pagare le tasse di quello che guadagno?

Booking e affitto senza partita IVA, ecco tutte le regole da rispettare

Buongiorno Giovanni, certo che dovrà pagare le tasse. I profitti che si ricavano dall’affitto incidono sul reddito imponibile, sul quale si deve pagare l’IRPEF all’Agenzia delle Entrate.

Ogni persona, inquilino o proprietario che sia dovrà osservare dei precisi adempimenti e munirsi delle rispettive autorizzazioni

Se lei decide di affittare con Booking senza partita iva o attraverso altri portali come AirBnB, Trivago, Subito, Tripadvisor, Expedia, Lastminute, Hotels.com è indispensabile capire che tipo di locazione vuole fare e in quale direzione desidera andare.

Ogni persona ha i suoi obbiettivi monetari e in luogo di questi dovrà scegliere: attività di locazione breve (affitti brevi), B&B, locazioni turistiche, casa vacanze, affitti lungo termine, affitto parziale ?

Ogni scelta porterà a dei risultati.

In base alla locazione che intende svolgere, dovrà poi attivarsi in modo preciso e richiedere autorizzazioni specifiche.

Certo è che se desidera affittare in forma non imprenditoriale (cioè senza aprire partita iva o società) potrà farlo tranquillamente ma dovrà comunque attenersi a delle regole e munirsi delle rispettive autorizzazioni per evitare multe e/o sanzioni anche fino a 5.000 euro.

Naturalmente tutto dipende da quali sono i suoi obbiettivi monetari, che tipo di immobile ha, la tipologia di locazione che intende fare e quanto lei vuole guadagnare.

Visto da fuori sembra tutto facile, ma per chi conosce nell’insieme la legge 9 dicembre 431/98 e le successive integrazioni, sa perfettamente che per arrivare ad un eccellente traguardo monetario è indispensabile studiare una strategia e di conseguenze imboccare una strada.

Ogni situazione (caratteristiche dell’immobile, città o movimento turistico, target scelto, tipo di affitto, strategia di marketing etc etc) va analizzata singolarmente e in modo specifico per ogni inquilino o proprietario che desidera lanciarsi nel business delle locazioni.

Generalizzare o meglio buttarsi sul mercato alla rinfusa nella speranza di guadagnare con gli affitti è sbagliato e sarebbe una follia in quanto nella maggior parte delle volte il flop è assicurato, con rischio altissimo di sanzioni fino a 5.000 euro doppia in caso di recidiva.

Presti massima attenzione e si faccia affiancare da un esperto e uno specialista che la aiuti passo dopo passo e le permetta di realizzare i suoi desideri.

Sono certo che le farà guadagnare bene fin dalle prime settimane, evitandole così inutili perdite di tempo, grattacapi, delusioni e sanzioni.

Un caro saluto
Miki Martinazzi

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