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Affitti brevi come funziona: una guida completa su tutto quello che c’è da sapere.

Affitti brevi come funziona una guida completa e tutto quello che c’è da sapere. Si arriva fino a 8mila euro per chi proporrà in locazione un immobile attraverso gli affitti brevi o la locazione turistica che non sia dotato, come prescritto dalla legge, del nuovo Cin.

La svolta è alle porte cari Signori. E’ di pochi giorni la notizia che è stato presentato un emendamento dei relatori Dario Damiani, Claudio Borghi e Vita Maria Nocco, tutti politici che “adorano” e “Amano” i proprietari di immobili.

Chiunque proponga in affitto breve o in locazione per finalità turistiche e sia sprovvisto di Cin (Codice identificativo nazionale), verrà punito, frustato e lapidato pubblicamente con una sanzione che andrà dagli 800 agli 8.000 € in base alle dimensioni della struttura o dell’immobile.

Come funzionano gli affitti brevi? La guida completa aggiornata 2023 2024

Il tempo delle mele è giunto al capolinea, ora le cose si fanno davvero dure e chi sgarrerà sarà messo con le spalle al muro.

Già nel 2019, attraverso questo video caricato su YouTube (clicca qui per vederlo) grazie all’enorme bagaglio esperienziale di quasi 30 anni e alla mia sfera di cristallo, avevo previsto che le cose nel giro di pochi anni, per il settore degli affitti brevi sarebbero cambiate drasticamente.

L’Italia vuole che i suoi cittadini siano più poveri, più ignoranti, più spaventati e vivano perennemente con l’acqua alla gola.

Questa è la dura e fredda verità.

I nostri Amorevoli politicanti, anno dopo anno, si divertono imperterriti a stringere le maglie aumentando adempimenti, obblighi e tasse sulla proprietà privata.

Piccola infarinatura per chi è a digiuno di affitti brevi…….

Se non lo sai l’affitto a breve termine è una tipologia di contratto di locazione con durata ridotta rispetto ai contratti di affitto tradizionali (4+4 libero, 3+2 agevolato, 18 o 36 mesi transitorio.

Colui o colei che affitta un immobile da un minimo di 1 giorno ad un massimo 30 giorni, sta locando il proprio immobile con la modalità “affitti brevi”.

Il regime delle locazioni brevi si applica anche:

  • alle sublocazioni
  • ai contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario che hanno per oggetto il godimento dell’immobile da parte di terzi
  • ai contratti di locazione di singole stanze di un’abitazione.

In sostanza, grazie agli affitti brevi, il proprietario è libero di affittare per pochi giorni (1 o max 30 giorni) la sua casa a chi vuole.

Queste pratiche si chiamano anche affitti temporanei, e offrono a chi sa esattamente quel che fa, eccellenti guadagni e stratosferici profitti, fino a toccare cifre da capogiro (si parla di 4.000/6.000 € al mese)

Se stai pensando di lanciarti nel business degli affitti brevi, la domanda che ti devi chiedere è: per quale motivo un potenziale turista/professionista/inquilino sceglierà la mia casa piuttosto che le altre 1.000 presenti sul mercato?

Nei portali turistici delle OTA (Online Travel Agency) come Expedia, Hotel.com, Agoda, AirBnB.i, Booking.com ecc ecc si trovano migliaia di immobili in offerta che concorreranno con te, perché io turista, dovrei venire a casa tua a consegnarti i miei soldi?

Per iniziare il business degli affitti brevi e iniziare a ricevere le tue prenotazioni in automatico, clicca qui per scoprire di più.

Affitti brevi nuove regole 2024

Ora, affittare per brevi periodi un appartamento ammobiliato, secondo le nuove regole proposte in emendamento, appena depositato alla legge di conversione al Decreto Anticipi, gli immobili dovranno essere muniti dei “requisiti di sicurezza” degli impianti.

Che cosa sono i «requisiti di sicurezza» degli impianti? Di questo ne parlerò nei prossimi giorni nel mio canale YouTube. Se desideri restare aggiornato, ti suggerisco vivamente di iscriverti gratis cliccando qui.

Inoltre nel testo contenuto nell’emendamento, ogni unità immobiliare locata attraverso l’affitto breve o turistico, dovrà essere dotata di:

  • dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio
  • dispositivi funzionanti per la rilevazione di gas combustibili.
  • ogni 200² di pavimento, ci dovranno essere degli estintori portatili a norma di legge ben “visibili e accessibili”

Ovviamente, queste nuove norme 2024 servono solo per “lavarsi il sedere” e far spendere un sacco di soldi ai proprietari.

La normativa dell’affitto breve: come mettersi in regola sulla base delle dichiarazioni fatte dai nostri governanti mesi fa

Come ben vedete, la nuova normativa sull’affitto breve non serve a mettere un freno agli affitti brevi turistici per incentivare gli affitti a lungo termine per coloro che ci vogliono vivere stabilmente.

Le nuove regole dell’affitto breve turistico servono solo per far buttare dalla finestra i soldi ai proprietari e rendere più complessa e burocratica la loro attuazione.

Vi lascio per vostra conoscenza le dichiarazioni fatte mesi fa dai nostri Amorevoli governanti:

Un freno agli affitti brevi turistici per incentivare quelli destinati a chi Milano ci vuole vivere. È la strategia alla quale Beppe Sala e la sua giunta sta lavorando per combattere il caro vita, ispirandosi a Venezia. Fonte fan page.it

Come vedete le cose stanno diversamente!!! Non aggiungo altro

Affitti brevi normativa 2024: come funziona

E’ confermata l’introduzione del (CIN) nuovo codice identificativo nazionale, che, “DOVREBBE” servire per scovare i proprietari che affittano in nero, con sanzioni degli 800 fino agli 8mila euro per coloro che ne saranno sprovvisti o non lo esporranno.

In verità il CIS o CIR (codice identificativo struttura o codice identificativo regionale) detto anche codice antievasione per gli affitti brevi esisteva già da anni, solo che siamo in Italia e come al solito “fatta la legge fatto l’inganno”.

La Legge Regionale obbliga già da tempo tutti i soggetti destinatari a riportare il CIS o il CIR in tutti gli scritti o stampati o supporti digitali utilizzati a scopo di pubblicità, promozione o commercializzazione dell’offerta ricettiva.

Quindi, per farla breve, ogni immobile deve avere un codice alfanumerico che lo identifica.

Anche i soggetti che effettuano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici, e che pubblicizzano, promuovono o commercializzano le attività dei soggetti destinatari devono pubblicare il CIS o CIR sugli strumenti utilizzati.

Inoltre, sulla base dalla legge di bilancio approvata anni fa, ogni locatore ha l’obbligo di iscriversi al registro regionale (ogni regione ha il suo) e di adempiere a tutta una serie di altri adempimenti.

Se vuoi saperne di più e approfondire, in questa video guida passo passo (disponibile qui) ho condensato tutto quello che ti serve sapere per iniziare questo profittevole business e a guadagnare con gli affitti brevi.

Un caro saluto
Miki Martinazzi

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