Oggi parliamo di affitti brevi: cosa sapere, cosa sono e cosa fare. Se non lo sai caro lettore, oggi gli affitti brevi offrono la possibilità ad ogni proprietario/locatore, di affittare per un periodo ricompreso tra 1 e 30 giorni.
Infatti, il Decreto Legge 24 aprile 2017 n. 50 definisce il contratto di locazione breve: un contratto di locazione di immobile a uso abitativo, di durata non superiore a 30 giorni, stipulato da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.
Per chi non lo sa il regime delle locazioni brevi si applica anche:
- alle sublocazioni
- ai contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario che hanno per oggetto il godimento dell’immobile da parte di terzi
- ai contratti di locazione di singole stanze di un’abitazione.
In sostanza, con l’introduzione di questo DL, il proprietario è libero di affittare per pochi giorni la sua casa, a chi vuole.
Queste pratiche si chiamano anche affitti temporanei, e offrono a chi le sa applicare e utilizzare, eccellenti guadagni e stratosferici profitti, fino a toccare cifre da capogiro.
La prima domanda che ti devi chiedere è: per quale motivo un potenziale turista/professionista/inquilino sceglierà la mia casa piuttosto che un’altra?
Nei portali turistici delle OTA (Online Travel Agency) come Expedia, Hotel.com, Agoda, AirBnB, Booking.com ecc ecc si trovano migliaia di immobili in offerta, perché io turista, devo venire a casa tua a darti i miei soldi?
Se sei capace e conosci perfettamente il mercato immobiliare in cui operi, grazie alle locazioni temporanee è possibile realizzare canoni di locazione che possono partire da un minimo di 1.000 fino ad massimo di 5.000 euro al mese.
Naturalmente tutto dipenderà dal tasso di occupazione medio annuale e dalla capacità del locatore o Host, di utilizzare la giusta strategia differenziante associata ad un corretto Revenue Management, ovvero gestione dei ricavi, che è quel sistema che punta a massimizzare l’occupazione, ottimizzare la tariffazione per aumentare il fatturato.
Affitti brevi ecco cosa sapere: le regole sono cambiate.
Con provvedimento del 17 marzo 2022, oltre agli obblighi che nei prossimi paragrafi ti andrò ad anticipare, l’Agenzia delle Entrate ha previsto che i locatori dovranno identificare puntualmente, in base alle risultanze del catasto edilizio urbano, l’immobile oggetto di locazione breve e i relativi intestatari catastali.
Ecco quali sono:
Nome e cognome e il codice fiscale del locatore/proprietario dell’immobile, i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione breve, la durata del contratto di locazione, la via, ovvero l’indirizzo ove questo è ubicato, l’importo totale (il lordo) del canone di locazione e l’anno in cui è stato stipulato il contratto.
Come verranno comunicati tali informazioni, questo ancora non ci è dato a sapere, molto probabilmente i dati verranno trasmessi attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, in conformità alle specifiche tecniche.
Quindi cara proprietaria preparati…..
La normativa dell’affitto breve
Le regioni recepita la legge e le indicazioni del Governo e del Ministero del Turismo (DECRETO 29 settembre 2021, n. 161 ) hanno legiferato obbligando ogni proprietario a dotarsi del CIS o CIR (codice identificativo struttura o codice identificativo regionale) detto anche codice antievasione per gli affitti brevi.
La Legge Regionale oggi obbliga tutti i soggetti destinatari a riportare il CIS o il CIR in tutti gli scritti o stampati o supporti digitali utilizzati a scopo di pubblicità, promozione o commercializzazione dell’offerta ricettiva.
Quindi, per farla breve, ogni immobile deve avere un codice alfanumerico che lo identifica.
Anche i soggetti che effettuano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici, e che pubblicizzano, promuovono o commercializzano le attività dei soggetti destinatari devono pubblicare il CIS o CIR sugli strumenti utilizzati.
Non solo, ogni locatore ha l’obbligo di iscriversi al registro regionale (ogni regione ha il suo) e di adempiere a tutta una serie di altri adempimenti.
Se vuoi saperne di più e approfondire, in questa video guida passo passo (disponibile qui) ho condensato tutto quello che ti serve sapere per iniziare questo profittevole business e a guadagnare con gli affitti brevi.
Affitti brevi senza partita iva come funziona il regime di queste locazioni.
Sono ancora in pochi a sapere che il business dell’affitto breve puoi iniziarlo da domani a costo quasi pari allo 0, senza dover aprire alcuna partita iva, senza costi fissi e direttamente dal tuo smartphone o tablet.
Infatti, il regime fiscale della locazione breve viene riconosciuto al proprietario/locatore solo nel momento in cui questa finalità non supera più di 4 appartamenti.
Ove questo limite venga superato, l’attività si presume venga svolta in forma imprenditoriale e quindi sei obbligato ad aprire la partiva iva.
Come affittare casa per brevi periodi: cosa fare
Nonostante le ultime riforme (L. 178/2020), ogni locatore ha la possibilità di affittare ai turisti/inquilini per pochi giorni il proprio immobile, che sia in città, in montagna o al mare poco importa, grazie alla locazione breve potrai affittare a chi vorrai per 1, 3, 5, 7, 10 giorni la tua casa.
Sempre grazie agli affitti brevi, ogni proprietario è libero di affittare per 1 o più giorni il proprio immobile a potenziali inquilini che cercano provvisoriamente un immobile in città (per es. impiegati, studenti, professionisti, maestre, infermieri, manager, dottori, ecc ecc).
Se vuoi saperne di più e desideri fare chiarezza in questo complesso settore, il mio vivo consiglio è quello di guardare il video che ho girato in questi giorni disponibile cliccando qui.
Un caro saluto, a presto.
MikI Martinazzi
PS. se invece se un proprietario lungimirante che ha già capito quali sono le enormi potenzialità degli affitti brevi, guarda la video presentazione che ti porterà ad un livello superiore e ti mostrerà come iniziare a guadagnare (molto molto bene) con gli affitti brevi disponibile cliccando qui.
Se invece stai cercando un contratto affitto breve modello pdf sicuro e aggiornato alla normativa vigente, ti consiglio vivamente di buttare un occhio anche qui.