Miki, ho un regolare contratto 4+4 il proprietario vuole vendere casa che succede all’inquilino in questo caso? Mettiti comodo caro lettore perché questo è un blog puro, per pochi, e chi scrive conoscere la materia come le sue tasche.
In questo articolo, cercherò di far chiarezza su quali siano i tuoi diritti, sia che tu sia un inquilino che un proprietario. Quindi, prenditi il tempo necessario per leggere attentamente, e scoprirai come affrontare questa situazione senza stress e senza noie.
Devi sapere caro inquilino che la maggior parte dei siti internet, blog o portali fanno scrivere i loro articoli a persone teoriche o a ragazzetti freelance che scopiazzano gli articolo in giro per il web.
Inoltre costoro, non hanno mai visto in faccia un proprietario e non sanno nemmeno chi sia un inquilino, quindi ti invito a prestare attenzione all’informazione immondizia che ogni giorno viene “sputata” da questi portali solo teorici che hanno un unico scopo: crearti nella testa ancora più confusione.
Miki, tu che sei l’enciclopedia Italiana delle locazioni, è possibile vendere una casa già affittata?
Molto spesso, affrontare un contratto di locazione può rivelarsi un’esperienza complessa.
E se, in aggiunta, scopri che il proprietario desidera vendere un appartamento affittato con l’inquilino dentro, è naturale avere una serie di domande e preoccupazioni.
La prima cosa da considerare è il tipo di contratto di locazione che hai firmato. I contratti possono variare notevolmente, e ciò influirà sulle tue opzioni e i tuo i diritti.
Ad esempio, potresti aver stipulato un contratto transitorio 1-18 mesi, un 3+2 concordato, un 4+4 a canone libero, o un contratto per attività commerciali, questo non posso saperlo
In questo articolo, mi concentrerò principalmente sui contratti abitativi, ma è sempre importante fare chiarezza perché l’immondizia presente nel web sta riempendo ogni interstizio.
Io affittuario ho dei diritti se il proprietario di casa vuole vendere ? Miki, come mi devo comportare?
Se hai firmato un contratto 4+4 regolare un 3+2 o un transitorio 1-18 mesi, il proprietario è obbligato a rispettarne il termine. Punto.
Questo significa che non può richiederti di lasciare la casa prima della scadenza del contratto, anche se ti invia una lettera di disdetta.
Nel caso in cui il proprietario ti avesse inviato una lettera di disdetta in cui ti invita a lasciare l’immobile al più presto, prendila e usala per accendere il caminetto.
Essa è carta straccia, non vale nulla. Inoltre, nella lettera di disdetta il proprietario ha indicato i motivi per cui desidera rescindere dal contratto?
Lo sai che la legge prevede che la disdetta deve essere inviata almeno 6 mesi prima della scadenza e non 3 mesi prima?
Tuttavia, è importante tenere presente che molti contratti di locazione contengono errori o violazioni della legge, quindi è fondamentale avere una copia del tuo contratto e farla verificare da un esperto con gli attributi come il sottoscritto per poterti dare una risposta chiara ed esaustiva.
La maggior parte dei contratti di locazione si rinnova automaticamente al termine, a meno che non venga comunicata una disdetta corretta (nel rispetto dei termini).
Se il proprietario non rispetta i termini di preavviso per la disdetta (in media 6 mesi), il contratto potrebbe rinnovarsi automaticamente.
Tuttavia, molti proprietari non rispettano le regole stabilite dai dettami della disciplina, il che può causare ulteriori complicazioni e ti assicuro con profonda certezza che il 90% dei contratti contengono violazioni alle norme imperative.
Parola di Miki Martinazzi
Come vendere casa con inquilino: le regole da seguire
Se sei un proprietario e desideri vendere casa con l’inquilino, ti invito calorosamente a rispettare i dettami indicati dalla Legge 9 dicembre 431/98 e 392/78. Se vuoi mandare via il tuo inquilino prima della scadenza è possibile, ma in questa sede non posso dirti come.
Forse non lo sai, qualora non rispettassi il contratto tra te e il tuo affittuario, il risarcimento si identificherà nel diritto al ripristino del rapporto di locazione alle medesime condizioni previste dal contratto disdettato o, in alternativa, al risarcimento del danno quantificato in misura non inferiore a 36 mensilità dell’ultimo canone versato.
Il padrone di casa vuole vendere: che diritti ho? La Consultazione di un Esperto
Nel caso in cui ti trovi in questa situazione, è fondamentale consultare un esperto con esperienza vera o un professionista delle locazioni che abbia una visione d’insieme e le mani in pasta da anni.
Spesso le persone si rivolgono ai patronati, caf o acli, ti garantisco al 99,99% che la maggior parte non conoscono la complessità della Legge 431/98
Un vero esperto e specialista sarà in grado di esaminare il tuo contratto e i dettagli specifici della tua situazione per darti i suggerimenti giusti, una guida accurata e far valere i tuoi diritti.
Diritti dell’inquilino in caso di vendita: parliamo della prelazione e facciamo chiarezza
Ho trovato stronz@te scritte in giro per vari blog spazzatura. Come anticipato sopra nei primi paragrafi si scrivono c@zz@te assurde.
Secondo l’articolo 1599 del Codice Civile, l’inquilino ha il diritto di continuare a vivere nell’appartamento fino alla scadenza del contratto. E fin qui tutto bene.
Tuttavia, la cessione del contratto di locazione (cioè nel momento in cui un proprietario cede il contratto al nuovo proprietario) non conferisce all’inquilino alcun diritto di prelazione rispetto a terzi acquirenti contattati dal venditore.
Il diritto di prelazione, ossia il diritto di preferenza rispetto ad altri, a condizioni paritarie NON SPETTA ALL’INQUILINO che abiti un immobile abitativo.
Il diritto di prelazione AL CONDUTTORE CIOE’ l’articolo 38 della legge 27/7/78 n. 392 si applica SOLO PER LE LOCAZIONI COMMERCIALI cassazione n 3990 del 22.4.99
E CHIARO ?????
Il diritto di prelazione spetta solo agli immobili ad uso diverso dall’abitativo
In caso di vendita a pagamento dell’immobile in locazione, il proprietario deve notificare tale intenzione all’inquilino tramite un atto ufficiale consegnato da un ufficiale giudiziario. Nella notifica, il proprietario deve specificare il prezzo richiesto, sempre espresso in denaro, le altre condizioni di vendita e chiedere all’inquilino se desidera esercitare il diritto di prelazione.
L’inquilino ha sessanta giorni dalla ricezione della notifica per esercitare il diritto di prelazione. Deve farlo tramite un atto notificato al proprietario tramite ufficiale giudiziario e offrire le stesse condizioni indicate nella notifica originale.
Se il diritto di prelazione viene esercitato, il pagamento del prezzo d’acquisto deve essere effettuato entro trenta giorni dalla fine dei sessanta giorni dalla notifica, al momento della firma del contratto di compravendita o del contratto preliminare.
Se l’immobile in locazione è affittato a più persone, la notifica deve essere inviata a ciascuna di esse. Il diritto di prelazione può essere esercitato congiuntamente da tutti gli inquilini o, se uno rinuncia, dagli altri.
Chi, entro trenta giorni dalla notifica, non comunica agli altri aventi diritto la sua intenzione di esercitare il diritto di prelazione, si considera rinunciare a tale diritto.
Queste regole non si applicano in casi specifici, come quelli previsti dall’articolo 732 del codice civile, dove il diritto di prelazione spetta ai coeredi, o quando il trasferimento è effettuato a favore del coniuge o parenti entro il secondo grado.
Conclusioni, condividi la tua esperienza
Se hai vissuto una situazione simile o hai dei suggerimenti da condividere, sentiti libero di farlo nei commenti.
Nel frattempo, se hai una controversia con il proprietario, inviaci un messaggio WhatsApp cliccando qui per scoprire come acquistare una consulenza specialistica.
Un caro saluto
Miki Martinazzi