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Caldaia e affitto, spese manutenzione, rottura, revisione, sostituzione a chi spetta

Chi paga il controllo periodico?

E’ all’inquilino che spettano i costi per l’utilizzo ordinario della caldaia, cosi come per la manutenzione e il controllo annuale. In pratica tutte le spese derivanti dal logoramento, dal normale e quotidiano uso, sono imputabili al conduttore, lo stesso vale per l’aggiornamento del libretto. Cercherò, con questo articolo a gettare un po di luce a chi spettano le spese di manutenzione, rottura, di revisione e sostituzione della caldaia.

Il primo passo: il nuovo libretto caldaie 2020

Primo passo importante ricordo che è responsabilità e cura del proprietario-locatore, di consegnare a mani del nuovo inquilino il libretto di uso e manutenzione della caldaia.

Stessa identica cosa vale quando l’inquilino se ne andrà dall’immobile, il proprietario si dovrà preoccupare di farsi consegnare dal vecchio conduttore, il libretto dei controlli e della manutenzione periodica effettuata sulla caldaia.

Pochi ancora sono a conoscenza che il nuovo libretto impianto termico viene consegnato a mani del proprietario gratuitamente il giorno in cui il tecnico installerà la tua caldaia, non ci sono ulteriori costi in quanto incluso nell’installazione e collaudo della stessa.

Era a fine dicembre 2015 l’ultimo giorno utile per adeguarsi al DM 10/2/2014. Già dal 2016 è scattato l’obbligo per i proprietari di avere il modello del nuovo libretto di impianto.

Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 10 febbraio 2014 

A chi spettano le piccole riparazioni?

All’inquilino! Le piccole riparazioni si intendono tutte quelle operazioni derivanti dall’uso ordinario quotidiano. Il primo onere che mi viene in mente è la pulizia della caldaia, il controllo dei fumi con scadenza biennale, la pulizia dei filtri, la manutenzione o la ricarica dei sali nel filtro dosatore polifosfati. Cosi anche la responsabilità in merito alle manutenzioni periodiche e tutti i costi riguardanti i tecnici abilitati preposti.

Se il furbone dell’inquilino è negligente e non provvedere per tempo alla cura e alla manutenzione annuale, molto probabilmente la caldaia si deperirà molto più in fretta, in tal caso resta in capo al conduttore le riparazioni che si rendessero necessarie.

Libretto caldaia smarrito: come rifarlo?

Per chi avesse smarrito il libretto per la manutenzione periodica della caldaia, può richiederlo al tecnico manutentore il giorno in cui verrà in casa vostra per effettuare la pulizia o il controllo dei fumi. Altrimenti puoi contattare il tuo manutentore per farti rifare il libretto di impianto. 

La mancata compilazione del libretto di impianto caldaia e condizionatori sono a carico del proprietarioinquilino, insomma sono in capo al responsabile dell’impianto.

Le sanzioni vanno da 500 a 3.000 euro. L’amministratore di condominio è il diretto responsabile in caso di impianto centralizzato, qualora non fosse questo ad essere nominato lo è un terzo.

Il costo del libretto impianto caldaia, solitamente è incluso nel costo delle attività di manutenzione degli apparecchi.

Al responsabile dell’impianto e’ data facolta’ di selezionare e fare compilare e aggiornare le sole schede del libretto pertinenti alla tipologia dell’impianto termico al quale il libretto stesso si riferisce.

Nel libretto sono contenuti i dati delle manutenzioni e dei controlli dei fumi e di efficienza energetica.

Se la caldaia si rompe pochi mesi dopo aver affittato l’immobile?

Difficile dirlo, ma per esperienza tali costi sono imputabili al proprietario-locatore. Questa problematica molto probabilmente potrebbe derivare dall’usura e dalla vecchiata dell’apparecchio o dalla cattiva manutenzione o imperizia del precedente inquilino.

Cosa spetta al locatore?

In capo al locatore, invece restano tutti gli altri costi che possiamo riassumere in manutenzione straordinaria, come per esempio la rottura dell’impianto per la produzione di acqua sanitaria.

Anche gli adeguamenti di legge spettano al locatore, cosi come la sostituzione della caldaia, il bruciatore che è quel componente dal quale fuoriesce il gas metano o gpl proveniente dall’elettrovalvola, fondamentale per distribuire in maniera uniforme le fiamme, lo stesso dicasi per il boyler.

Il proprietario che affitta con caldaia non a norma

La responsabilità per chi affitta un immobile con un apparecchio non a norma, cioè una caldaia non in regola, è responsabile per i danni causati dai vizi nascosti o taciuti che già esistevano anzitempo al conduttore prima della consegna. Sopratutto se taciuti in malafede all’inquilino.

Il locatore finto sordo: la rottura

Se il locatore non provvede tempestivamente alla riparazioni che spettano a lui, io consiglio sempre all’inquilino di sostituirsi, anticipando i costi.

Qualora dopo ripetute telefonate rivolte al locatore, questo faccia finta di non sentire, io consiglio di inviare una lettera in cui si avverte il locatore che ci sono interventi urgenti e improrogabili da effettuare sulla caldaia, qualora il proprietario si rifiuti o non dia l’autorizzazione, l’inquilino puoi tranquillamente sostituirsi e provvedere.

Successivamente e diligentemente il conduttore preparerà una seconda raccomandata da inviare al proprietario chiedendo il rimborso delle spese sostenute.

Vietatissimo trattenere dal canone di locazione eventuali costi che l’inquilino avesse affrontato in luogo del locatore.

Tuttavia, vale sempre il buon senso umano e civile delle parti, senza dimenticarci che non siamo dei freddi robot, ma esseri dotati di intelligenza infinita, di spirito ma sopratutto con un cuore pulsante e un amore universale.

Quindi sale in zucca.
Miki Martinazzi


1 commento su “Caldaia e affitto, spese manutenzione, rottura, revisione, sostituzione a chi spetta”

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