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Il padrone di casa può vietare di tenere il cane: clausola divieto animali

Il padrone di casa può vietare di tenere il cane? Il locatore può vietare all’inquilino di tenere in casa un cane o inserire nel contratto di locazione la clausola “divieto animali”?

E’ un argomento molto molto scottante quello di oggi, quindi Miki, enciclopedia delle locazioni, ha deciso di darti finalmente la risposta definitiva che stai cercando caro lettore.

Tenere un cane quando si vive in affitto, è consentito?

La risposta te la darò tra poco. Prima desidero fare alcune importanti premesse propedeutiche, giusto perché non voglio lasciare nulla al caso.

Se il padrone di casa non vuole animali non temere la soluzione c’è sempre, l’importante è sapere come fare e come riuscire a convincere anche il locatore più testardo.

Tuttavia devi sapere che se il proprietario, fin dall’inizio, cioè dal primo giorno, decide di non affittarti il suo immobile, ha tutto il diritto di farlo.

Devi sapere che molti proprietari di cani o di animali, sono maleducati, incivili e dei mascalzoni incapaci di badare al proprio amico a zampe.

Il problema non è l’animale in sé (cane, gatto, serpente, iguana, criceto o altro) il problema è che la persona è incapace di badare a se stesso e di conseguenza questa mancanza si riflette nella vita di tutti i giorni.

Molto spesso, l’inciviltà dell’inquilino si rifletterà nell’educazione del cane con risultati nell’immobile scontati: graffi o porte mangiate, muri devastati, parquet graffiati o segnati dalle unghie del cane o del gatto, mobili rosicchiati, pipì nel balcone che cola al piano di sotto, abbai o lamenti ad ogni ora del giorno, puzze, feci lasciate di proposito nell’erba o nei cortili condominiali ecc ecc ecc ecc ecc.

Potrei stare qui dei giorni interi a descriverti la maleducazione e l’incuranza di molti proprietari di animali.

Tuttavia, se sei un inquilino il consiglio che ti posso dare è quello di farti rilasciare dal precedente locatore, una lettera di referenza in cui venga evidenziato che tu hai sempre rispettato l’immobile, il tuo cane, i patti contrattuali ma soprattutto i vicini.

Miki, dimmi…… ma sti cani in appartamento in affitto sì o no: il padrone di casa può vietarli veramente?

Ascolta il video è otterrai la risposta che cerchi

Sfrattare l’inquilino con animali è fattibile ?

L’articolo 1138 del Codice Civile sancisce che, in un condominio, “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici“.

Tuttavia, nella mia lunga carriera, ho avuto proprietari che attraverso una class action Legale, lanciata con l’appoggio di altri condomini, sono riusciti a far allontanare l’animale dall’appartamento dell’inquilino.

Sfrattare l’inquilino con animali è possibile solo qualora quest’ultimo inizi a non versare più l’affitto. In questo caso, si parla di sfratto per morosità.

Nei casi più estremi, come malattie o difronte a manifestazioni riferibili all’infezione rabica e potenzialmente aggressivi, le autorità potrebbero arrivare fino alla soppressione per comprovata pericolosità dell’animale.

Qui una guida di approfondimento

“ che non e’ in grado di mantenere il possesso del proprio cane nel rispetto delle disposizioni di cui alla presente ordinanza deve interessare le autorita’ veterinarie competenti del territorio al fine di ricercare con le amministrazioni comunali idonee soluzioni di gestione dell’animale stesso ivi compresa la valutazione ai sensi dell’art. 2, comma 6 legge 14 agosto 1991, n. 281”.

SOPPRESSIONE PER COMPROVATA PERICOLOSITA’

Tenere un cane quando si vive in affitto, come comportarsi se abbaia tutto il giorno.

Ecco che cosa ci ha chiesto Francesco, qualche giorno fa: se un cane abbaia tutto il giorno rendendo la vita impossibile ai vicini?

Buongiorno Francesco, in un caso simile al suo risolto mesi fa, abbiamo intimato il proprietario del cane che se non lo avesse “addestrato” a non abbaiare, avremmo proceduto attraverso le vie giudiziarie affinché questo venisse allontanato.

In un mese, il caso è stato risolto in modo amichevole.

Le consiglio di inviare al proprietario dell’animale, un intimazione “diplomatica” affinché esso provveda ad addestrarlo a non abbaiare/disturbare il vicinato, vedrà che nella maggior parte dei casi funziona.

Qualora questo vicino chiassoso non avesse i soldi per affrontare la situazione, piuttosto che adire le vie legali (costose e dispendiose) potreste fare una colletta aiutando “l’ignorante di turno” a portare il proprio cane alla prima lezione di addestramento.

Un caro saluto
Miki Martinazzi

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