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Lievi difformità catastali nella compravendita: rischi e pericoli

Oggi ho deciso di dedicare qualche minuto, postando un articolo che sicuramente potrebbe servire a qualche proprietario preoccupato di lievi difformità catastali nella sua compravendita.

La domanda della Signora Maurizia, relativa alla sua ansia da difformità catastale, oggi troverà una risposta.

Lievi difformità catastali nella compravendita immobiliare

Buonasera.
Abito in una palazzina di 16 condomini. Il mio appartamento è composto da sala/angolo cottura, bagno e camera, ( nella piantina appare scritto camera/ angolo cottura, bagno e camera).

Ma di fatto quello che è la camera il proprietario o imprenditore edile ha fatto gli attacchi per cucina ( in totale sono due attacchi di cucina) ma sarebbe la camera nella piantina, e io ho comprato così, con questa difformità.

Devo rompere il pavimento per togliere condutture di gas, che io non ho messo?

Cosa faccio per poter vendere?

Nella relazione tecnica si farà noto questo problema? Potrò vendere ? Grazie.

Lievi difformità catastali quali sono e come comportarsi

Buongiorno Maurizia, senza vedere il suo immobile e senza analizzare con dovuta perizia la documentazione, darle una risposta precisa diventa complesso, tuttavia quando verrà il tecnico abilitato ad eseguire il sopralluogo (per redigere la relazione tecnica di conformità con cui dichiara la rispondenza tra stato di fatto e dati catastali), la stanza con gli attacchi della cucina, in quel momento deve essere destina a Camera e non a cucina.

Successivamente quando lei venderà il suo immobile, il fatto che ci siano degli attacchi in questo vano, nulla vieta che esso non possa venir utilizzato dal suo futuro acquirente per l’uso per il quale è stato indicato in pianta (come camera o viceversa).

Io mi preoccuperei molto di più, nel caso ci fossero difformità catastali del tipo (variazione del numero dei vani, muri spostati) aumento della superficie calpestabile rispetto a quanto indicato nella planimetria catastale, presenza di vani come soffitta, cantine o sottotetti completamente abusivi e non indicati nelle piantine planimetriche ne tanto meno dichiarate all’ufficio urbanistica.

Per poter procedere alla regolarizzazione edilizia e per aggiustare la mancata corrispondenza fra lo stato di fatto di un immobile e la relativa documentazione catastale, anche se lievi, vanno assolutamente sanate con una  CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) o SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) dipende dal tipo di abuso che è stato fatto, con sanzioni in alcuni casi, anche oltre a 1.000 euro.

A questa somma andrà aggiunta la parcella del tecnico, bolli, e altre piccole spese, che alla fine permetteranno a chi ha eseguito un abuso, di poter aggiornare la documentazione catastale e urbanistica.

Per concludere, per quanto la riguarda, io non ravviso alcune irregolarità tra catasto e Comune e non vedo, da quanto mi ha riportato, alcuna lieve difformità catastale.

Se fossi in lei, non mi preoccuperei assolutamente.

Cordiali saluti
Miki Matinazzi

PS: non riusciamo a rispondere gratuitamente a tutti.
Un caro saluto
Miki Martinazzi

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